Esperimento di vita professionale, nasce: Ikiomon not only for seawear

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Durante l’anno 2017 è nato in me un forte desiderio di voler sperimentare da sola tutto il processo di lavoro che si cela dietro una capsule di abbigliamento e accessori, e da un esperimento è nato un progetto che ho chiamato Ikiomon not only for seawear(qui).

Lavoro in questo campo da oltre 10 anni con grande passione; e ho compreso che i risultati, oltre che dalla bravura e dalla costanza dei singoli all’interno di un team, provengono anche da situazioni straordinarie, fatte di incontri casuali ma fortuiti.
Spesso questi progetti nascono benedetti perché supportati da grosse somme di denaro, o da persone che in qualche modo sono cresciute all’interno di questi stessi ambienti e quindi avvantaggiate nel progredire con rapidità. Oppure nascono in periodi storici e luoghi con maggiore libertà e crescita economica, fattori che, aggiunti alla genialità di pensiero di qualche creativo e imprenditore, si sono tramutati in vittorie.

Ecco, io ho sempre lavorato con delle persone, proprietari di Brand, con storie similari alle spalle.

Questo significa che puoi svolgere il tuo pezzo di lavoro supportato da una struttura già definita in precedenza da altri, che si autoalimenta.

Così nella mia incessante curiosità mista alla completa mancanza di equilibrio e pace che mi contraddistinguono, l’anno scorso, ho deciso di sperimentare l’intero processo utilizzando le mie sole forze, nei ritagli di tempo, con i miei pochi risparmi e l’aiuto fondamentale di alcune tra le persone a me più care.

Anche la scelta del prodotto con cui partire è stato un vero e proprio esperimento perché, a dire il vero, in tutti questi anni di lavoro passati a specializzarmi nell’abbigliamento femminile total look, non ho mai avuto esperienza diretta nel beachwear o nell’intimo.
Ma avendo scelto, ormai già da qualche anno, di vivere al mare, sentendone profondamente il legame nonostante sia originaria di una città di montagna, ho deciso di portare con me il suo elemento in questa avventura: l’acqua, come un portafortuna!

La ricerca del nome poi ha seguito una strada tutta sua.
Si è andato definendo durante l’anno, ma solo dopo essere rientrata da un viaggio in Giappone, ha trovato il suo equilibrio portando con sé un significato che amo profondamente.

Così è partito questo viaggio: Ikiomon not only for seawear (qui); che tra una cosa e un’altra, giorno dopo giorno, si è trasformato in un’esperienza unica.

E’ stata una scoperta continua, anche il lavoro più semplice, che ero abituata a svolgere, si è rivelato completamente diverso e complesso.
Acquistare i tessuti che volevo, non potendo promettere una grossa produzione, farli stampare; trovare chi avrebbe confezionato i costumi da bagno, che necessitano macchinari e accessori completamente diversi dalla confezione normale dell’abbigliamento; per non parlare della confezione dei teli mare, che sono assemblati con un metodo e una tempistica da alta sartoria, con il risultato di costi enormi trattandosi di un puro made in Italy. Anche per il packaging è stato un terno al lotto, volendo utilizzare laser e plexiglas per le etichette esterne e per l’insegna del Brand che ho esposto successivamente in fiera…
E la parte web?.. Il sito con e-commerce è stato un lavoro immenso, soprattutto per i contenuti.

Un lavoro complesso, super divertente, e soprattutto concreto nei risultati ottenuti, perché ho potuto presentare il Brand prima durante la Fiera MaredaMare 2017 alla Fortezza da Basso di Firenze, e in un secondo momento durante le sfilate “what woman want” organizzate dal NikkiBeach a MonteCarlo.

Ho ritrovato amici che mi hanno supportato nel migliore dei modi, sia personalmente che professionalmente.
Infatti scrivo questo post anche e soprattutto per ringraziare loro, e sono sicura che in futuro la lista aumenterà, ma durante il primo step queste sono le persone che mi hanno accompagnato:

La Grafica: Giulia Cerri.
I modellisti: Agostino Serra, Daniela Guzzi, Natalia Kovalenko.
Le confezioniste: Claudia e Gisella Sartoria Monaldi a Cattolica, Vanessa Menghi Sartoria dei Malatesta a Gradara.
Packaging: Loretta di Risio e Domenico Iannacone della Seres Import Export srl distribuzine Materie Plastiche a Campobasso.
Team sales: Cristina Ghiselli, Massimo Lemmo.
Modelle: Valentina Casali, Sara Mariano.
Fotografi d’eccezione: Vincenzo Cianciullo, Angela Casadei.
Pr eventi MonteCarlo: Pietro Angiolilli.
E-Commerce: Massimiliano Perrone.
Mental Coach: Massimiliano Perrone.
Supporters a 360°: Veronica Forlani, Pierangelo Tartaglia, Ilaria Leccese, Rosamaria e Patrizia Curci.
Factotum: Valentina Forlani.

Ma ad essere onesti il ciclo non è ancora terminato, questo che vi ho accennato è la parte del lavoro a cui ero già abituata; quella più difficile per me deve ancora arrivare: gestire e aumentare la rete vendita.
Fase del lavoro che ignoro abbastanza e che probabilmente è anche assai poco in linea con le mie attitudini.

Tutto da imparare e da superare quindi, auguratemi buona fortuna perché senza fretta e senza ansia ho deciso di continuare a sperimentare!

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